Il Grignolino
DENOMINAZIONE DI ORIGINE CONTROLLATA
Colore rosso rubino più o meno intenso con tendenza ad una tonalità arancione se invecchiato.
Profumo caratteristico e delicato dal asciutto leggermente tannico, gradevolmente amarognolo con persistente retrogusto.
• Uvaggio: 100% Grignolino
• Resa: (uva/ettaro)80 q
• Resa massima dell’uva: 65,0%
• Titolo alcolometrico naturale dell’uva: 10,5%
• Titolo alcolometrico minimo del vino: 11,0%
• Estratto secco netto minimo: 19,0‰
Caratteri pedologici e colturali: terreni calcareo-tufacei con esposizione est; lavorazione delterreno e concimazioni solamente organiche ad anni alterni; sfalcio delle erbe infestanti e trattamenti anticrittogamici a base di rame, zolfo e microrganismi; raccolta manuale in cassette da 15-18 kg
• Resa per ettaro: 65 quintali
• Affinamento: Acciaio 6 mesi
• Temperatura di servizio: 18 °C
Storia
Il Grignolino è uno dei grandi vini caratteristici del Piemonte ed il suo valore viene ancor più elevato dalla limitata quantità prodotta. Il nome “Grignolino” deriva quasi sicuramente da “grignòle”, termine con cui vengono indicati in lingua piemontese i vinaccioli, di cui abbondano gli acini, anche se un’altra tesi lo fa originare dal verbo “grignare” che, sempre in dialetto astigiano, significa ridere. Sebbene le prime notizie sul Grignolino risalgano alla fine del Settecento, sembra che esso fosse da tempo conosciuto e venisse utilizzato per produrre quei vini “chiaretti” già nel Cinquecento. Il Grignolino può vantare una schiera di amatori, alcuni dei quali famosi, basti ricordare Giovanni Lanza, presidente del consiglio dal 1869 al 1873, produttore egli stesso di questo raffinato vino, e Re Umberto I che lo preferì più di ogni altro alla sua mensa….
Ottimo da abbinare ad antipasti all’italiana, primi piatti di pesce, carni bianche, formaggi, minestre sia in brodo sia asciutte, torte di verdura, carni bollite, formaggi.
È uno dei pochi vini rossi consigliati anche con il pesce.